La Paranza di SOMMA VESUVIANA

Somma Vesuviana è un antico paese, situato sulle pendici del Vesuvio, noto per le sue straordinarie feste religiose, come il "sabato dei fuochi" (sabato dopo Pasqua), la festa delle lucerne (primi di agosto) e la festa del patrono (S.Gennaro). Durante queste feste le varie paranze (gruppi che nascono spontaneamente nei rioni popolari e in taluni casi formati da una sola famiglia) si esibiscono in tarantelle e tammuriate, animando fino a notte tarda le festività delle quali tutto il paese è partecipe. I componenti della paranza si dividono in ballatori, cantatori e suonatori (ruoli che talvolta si alternano) e il capo-paranza, prima voce e organizzatore del gruppo. Gli strumenti usati sono quelli tipici della tradizione campana: le nacchere, il tricche-ballacche, il putipu, le tammorre, i tamburelli, il doppio flauto, lo scacciapensieri e percussioni varie. La musica e il canto sono poi sostenuti da grida e richiami ritmici con la cui iterazione ossessiva si riesce a raggiungere alti livelli emozionali, evocando il clima e l’atmosfera di antichi rituali pre-cristiani. Il gruppo sommese si raccoglie intorno alla figura di Giovanni Coffarelli, capo-paranza, uno dei più noti cantatori a fronne del folklore napoletano. Il repertorio del gruppo è composto principalmente da tammurriate e tarantelle alle quali si aggiungono alcune filastrocche e vari canti a dialogo: "Canti per la potatura" e "Fronne' e limone". Il primo aveva la funzione, durante la potatura della vigna, di comunicare da un colle all'altro, il secondo, di origine urbana, è il famoso canto della malavita napoletana per comunicare dall'esterno con chi si trova incarcerato. In tal modo questi riusciva ad avere notizie della sua famiglia, degli amici e talvolta del suo stesso processo.


 

 

realizzazione: Alfonso&Francesco Di Prisco
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